Forum Valignano, cultura e tecnologie italiane dal Giappone al Qatar

May 9, 2012

Si è tenuto venerdì 4 maggio, presso la Sala Rossa della Camera di Commercio di Chieti, il convegno internazionale “Valignano nel Terzo Millennio”. Un appuntamento intersettoriale tra storia e impresa, tra cultura e scambi economici con l’Asia, cui hanno aderito oltre 40 relatori, le principali istituzioni e numerose imprese italiane.

 

Ideato da Art Valley Association e coorganizzato con la Camera di Commercio di Chieti, in occasione del 150° della sua Fondazione, il convegno ha avuto il patrocinio del Comune di Chieti, della Regione Abruzzo e di enti quali il Ministero degli Affari Esteri e l’Ambasciata del Giappone in Italia e la presenza dell’Ambasciatore del Giappone presso la Santa Sede, Hidekasu Yamaguchi.

Il convegno si è tenuto all’insegna del FORUM VALIGNANO, promosso da Art Valley e patrocinato dalla Fondazione Carichieti e dalla Fondazione Italia Giappone. Il Forum è una piattaforma di scambi internazionali con l’Asia, tra industria e cultura, che celebra l’opera e la figura di Alessandro Valignano, a partire dal lavoro di vari studiosi di fama internazionale, tra i quali il banchiere ed economista Vittorio Volpi. Quest’ultimo in particolare ha compiuto un lavoro trentennale tra Giappone ed Asia, ispirandosi all’opera di Valignano, cui ha dedicato un libro “Il Visitatore”, edito da Spirali.

“Il Forum Valignano è un programma di valorizzazione, lanciato un anno e mezzo fa sull’onda della pubblicazione del libro di Vittorio Volpi presso l’editore Spirali” — spiega Francesca Bruni, Presidente di Art Valley. “Valignano è uno dei ‘geni’ del Rinascimento italiano che il grande pubblico non conosce ancora. Il suo ‘Cerimoniale’ dovrebbe essere letto da ciascuno: un’opera assolutamente attuale, una guida essenziale per l’avvenire e per chi va in Asia”.

Valignano è un emblema del Rinascimento e un brand planetario.

“Valignano è un grande maestro del Rinascimento e un ‘brand’, che l’Italia può spendere nei mercati orientali. Il lavoro intorno alla figura storica del gesuita del Rinascimento si è avviato nel 2006, con le celebrazioni del Centenario promosse dalla Fondazione Carichieti” — ha dichiarato Alberto Cavicchiolo, organizzatore del convegno e Direttore di Art Valley, che ha inoltre precisato: “Come è avvenuto quattro secoli fa per Valignano e Matteo Ricci, che promuovevano cultura e fede grazie alle scienze e alle tecnologie dell’epoca (cartografia, matematica, ottica, idraulica), il Forum Valignano è un veicolo per le innovazioni strutturali. Tra le più rilevanti per il Medio e l’Estremo Oriente, possiamo segnalare la progettazione di città intelligenti. È questo un ambito dove il Made in Italy può portare un’importante novità ed è qui che abbiamo già relazioni con il Giappone e la Cina. La nuova missione si svolgerà dal 12 maggio a Doha in Qatar, dove mostreremo, in collaborazione con un network di aziende, alcuni sviluppi delle tecnologie italiane, nel building e nell’urban management”.

Gianni Chiodi, Presidente Regione Abruzzo
“La rievocazione della straordinaria e, per certi versi, avventurosa vicenda del grande missionario gesuita Alessandro Valignano, attraverso convegni, pubblicazioni e interconnessioni con studiosi, storici ed esponenti della cultura di tutto il mondo, è un’operazione di largo respiro che presenta una duplice valenza: culturale ed economica” – è quanto afferma il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, intervenuto a Chieti. “In questa sede si diffondono infatti le opere ed il messaggio di un abruzzese che ha rappresentato al meglio la nostra cultura riuscendo, oltretutto, a portare la nostra religione e a fare proselitismo in Paesi lontanissimi, all’epoca quasi irraggiungibili”
“Nella terribile vicenda del terremoto dell’Aquila – continua il Presidente – il Governo del Giappone ha mantenuto, insieme a Germania, Australia, Kazakistan e a pochi altri, le promesse fatte in occasione del G8 fornendoci un contributo concreto per la ricostruzione di beni culturali o per la realizzazione di nuovi spazi per la città”. Il capo dell’Esecutivo regionale ha ricordato, in particolare, la visita del Primo Ministro giapponese Taro Aso, avvenuta nel luglio del 2009, cui è seguita la donazione di ben sei milioni di euro per la costruzione del nuovo palasport in località Centi Colella oltre ad altri significativi interventi.
In precedenza, il Presidente della Regione aveva premiato Vittorio Volpi con una borsa in pelle ispirata al gesuita e realizzata dal Polo Moda Inn, presieduto da Francesco Palandrani.

Silvio Di Lorenzo Presidente CCIAA Chieti
“L’Abruzzo è la più giapponese delle Regioni Italiane, con insediamenti industriali multinazionali, quali ad esempio Gruppo Honda e Toyota, che danno occupazione a oltre 5000 persone — ha spiegato Silvio Di Lorenzo, Presidente della Camera di Commercio di Chieti e Vicepresidente Honda Italia. “L’obiettivo del convegno – prosegue Di Lorenzo — è quello di dimostrare in che misura l’import-export verso l’Estremo Oriente dipenda anche dall’approccio adottato nell’incontro con culture e civiltà così distanti dalla nostra. A distanza di cinque secoli, Alessandro Valignano ed i suoi “meravigliosi” allievi diventano emblema di un approccio vincente e di una riuscita senza precedenti.
Esploratori in missione, formati nelle migliori scuole europee di diritto, di letteratura, di mercatura e di cartografia, gettano le basi per il viaggio diplomatico e d’affari e costituiscono un modello attuale per le politiche di approccio all’Asia”.

“Il convegno intende presentare – ha aggiunto poi Paola Sabella, Segretario Generale della Camera di Commercio — quali sono gli strumenti che gli imprenditori italiani possono assumere facendo proprio il cosiddetto “metodo Valignano” per accrescere le proprie opportunità in Asia”.

Gli ospiti. Da Vittorio Volpi a Tonino Lamborghini
Al convegno sono intervenuti prestigiosi protagonisti della cultura e dell’eccellenza italiana come Vittorio Volpi (autore del libro Il Visitatore. Alessandro Valignano, un grande maestro italiano in Asia, (Spirali), banchiere, che ha vissuto per oltre trent’anni a Tokyo a capo di alcune delle principali banche italiane e svizzere e come docente all’Università dei Gesuiti a Tokyo, la Sophia University), Yves Briend, Presidente di una delle più prestigiose case editrici francesi, Salvator, che ha parlato dell’importanza del mestiere di editore internazionale e del successo di Matteo Ricci in Francia e nei paesi francofoni. Tonino Lamborghini (Presidente dell’omonimo gruppo, il cui marchio è ormai celebre in Cina, attraverso i suoi 12 flagship store tra Hong Kong e Macau e 120 shop-in-shop nelle principali città del paese), Federico Vitali (Faam e Confindustria Marche) ha invece, da oltre 10 anni ha creato una fabbrica e laboratori di tecnologia per l’energia in Cina. Il professor Guido Crapanzano, (esperto della Banca d’Italia) che ha accennato alla storia della moneta in Asia con rari campioni numismatici cinesi, Augusto Luca, a 95 anni, storico delle missioni è il primo dei biografi di Valignano, Costantino Ruggiero, che ha portato la più grande fiera della Moto in Cina e ha raccontato le fiere dell’Asia.

Notevoli anche le testimonianze da parte di protagonisti delle industrie e delle imprese abruzzesi, come Ryohei Saji, Ceo Denso Manufactoring Italia, Paolo Primavera, Presidente Confindustria Chieti, Alessandro Addari di Confindustria Abruzzo, Marina Cvetic dell’Azienda Agricola Masciarelli, Renato Piccioni della Europlak.

Elisa Ruggeri, Export manager Gruppo UMPI — una manager italiana in Medio Oriente
Nel convegno ha suscitato molto interesse la voce di Elisa Ruggeri, Export manager del Gruppo UMPI, regolarmente in viaggio nei paesi del Medio Oriente a raccontare temi difficili come quello delle città intelligenti. “Voglio dare una testimonianza utile a capire come sia fondamentale proporsi nei mercati in maniera completamente diversa. Come donna, quando vado a Ryad, in Kuwait, oppure negli Emirati, proponendo una tecnologia veramente avanzata come Minos System, sottolineo l’importanza per il futuro, perché le città dovranno essere intelligenti, quindi capaci di fare risparmio energetico e risparmio manutentivo.
È fondamentale conoscere le culture dei paesi in cui noi andiamo a esportare, rispettandone le diversità, e conoscere anche in maniera più approfondita i nostri interlocutori, cercando di trovare dei partner locali. È fondamentale essere capaci di trasferire know how, cercando i partner adatti con cui sviluppare i mercati all’estero senza mantenere invece “tutto in casa propria”.
Umpi oggi lavora con efficacia in Medio Oriente, e guarda con interesse elevatissimo i mercati del Giappone, della Cina e della Corea. Siamo presenti in 18–19 Paesi in tutto il mondo, ma effettivamente il mercato di punta per noi è il Medio Oriente e spero presto lo diventi l’Oriente intero. È in questo modo che dimostriamo, come gruppo, che il Made in Italy non è solo auto, cibo, fashion, ma è anche tecnologia.
Umpi è una realtà che vuole trasmettere ottimismo alle aziende italiane e vuole essere anche uno sprono per le donne, e una volta che è dimostrato che le competenze ci sono e il prodotto è validissimo, veramente si può fare la differenza”.

 

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